Detrazione 50%
Con il via libera alla Legge di Stabilità per il 2015, il bonus fiscale per ristrutturazioni edilizie, ovvero la detrazione 50% Irpef, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2015.
Fondamentale rimane che si tratti di interventi su edifici esistenti, quindi risultano esclusi nuove costruzioni ed ampliamenti. In quest'ultimo caso si potrà detrarre solo la parte di spesa relativa alla ristrutturazione della parte di edificio esistente.
Per provare che l'immobile sia esistente è necessario che risulti accatastato o che sia stata presentata domanda di accatastamento.
Caratteristiche della detrazione 50%
L’incentivo è previsto per interventi compiuti sul patrimonio edilizio esistente esclusivamente a destinazione residenziale e consiste in uno sconto dell’IRPEF pari al 50%.
Il tetto massimo di spesa è fissato in 96.000 euro a cui si possono aggiungere ulteriori 10.000 euro da spendere per l’acquisto di mobili per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione e grandi elettrodomestici di classe energetica almeno A+.
Quindi, lo sconto massimo ottenibile è pari alla metà di questo tetto di spesa, cioè 48.000 euro per gli interventi edilizi, più 5.000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
ATTENZIONE ! può usufruire del bonus mobili solo chi ha usufruito anche del bonus ristrutturazioni.
La detrazione si ripartisce unicamente in 10 rate annuali di pari importo.
Inoltre per gli interventi soggetti a detrazione 50% è prevista l’applicazione, per l'esecuzione dei lavori, dell’aliquota Iva agevolata del 10%.
Chi può usufruire della detrazione 50%?
Beneficiari della detrazione IRPEF sono coloro che effettuano le spese per gli interventi, quindi non solo i proprietari dell’immobile oggetto di ristrutturazione, ma anche i titolari di altri diritti reali, come:
- nudi proprietari o usufruttuari;
- affittuari o comodatari;
- soci di cooperative divise o indivise;
- il promittente acquirente che abbia già registrato il compromesso.
Può usufruire dell’agevolazione anche il familiare convivente del proprietario o del detentore dell’immobile, purchè abbia sostenuto effettivamente le spese.
Quali spese possono usufruire della detrazione 50%?
Anche se parliamo genericamente di detrazioni per lavori di ristrutturazione, in realtà con questa parola si indica una tipologia ben precisa di interventi edilizi.
Invece il bonus 50% è previsto per tutte le seguenti categorie di lavori: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
Inoltre, per i soli edifici condominiali, è possibile detrarre anche le spese per i lavori di manutenzione ordinaria eseguiti sulle parti comuni.
Definizioni degli interventi edilizi
Interventi sulle finiture esterne:
- interventi sulla facciata degli edifici, come ripristino di tinteggiature, intonaci e rivestimenti senza cambiare i materiali o pulitura della superficie;
- riparazione e sostituzione di serramenti, come porte, finestre, portoni d'ingresso e anche vetrine dei negozi, senza cambiare caratteristiche come la sagoma e il colore;
- impermeabilizzazione delle coperture;
- riparazione o sostituzione del manto di tegole di copertura o dell'orditura secondaria del tetto, senza intervenire su sagoma e pendenza;
- riparazione e sostituzione di grondaie, pluviali e camini anche con materiali diversi,
- riparazione di ringhiere, parapetti e recinzioni;
- installazione di grate o inferriate alle finestre;
- installazione di tende da sole o zanzariere o di doppi vetri alle finestre;
- rifacimenti di pavimentazioni esterne di balconi, terrazzi, cortili e portici;
- manutenzione e sistemazione del verde privato.
Interventi sulle finiture interne:
- rifacimento di pavimentazioni interne, compreso l'eventuale rinforzo dei solai, con rete elettrosaldata o rifacimento del massetto;
- rifacimento di intonaci, tinteggiature e rivestimenti;
- riparazione o sostituzione di porte e finestre.
Interventi sugli impianti
- sostituzione di apparecchi igienico sanitari e riparazioni dell'impianto idrico;
- manutenzione obbligatoria periodica di caldaie e impianti di riscaldamento;
- riparazione dell'impianto elettrico o integrazione con nuovi punti luce.
Sono compresi anche interventi di semplice riparazione di elementi strutturali, lo spostamento di porte interne all'unità immobiliari e di arredi fissi.
Opere esterne:
- rifacimento o nuova realizzazione di intonaci esterni;
- sostituzione di serramenti esterni, persiane, serrande, ecc., con altra tipologia di infissi differente per forma e materiali;
- realizzazione di cancellate, ringhiere, muri di cinta e recinzioni;
- apertura di nuove porte o finestre verso l'esterno;
- interventi finalizzati alla formazione di cortili e giardini, anche con piantumazione di alberi;
Opere interne:
- consolidamento statico di strutture portanti dell'edificio, sia in fondazione che in elevazione;
- sostituzione di solai di copertura con altri aventi materiali e strutture differenti, senza modifica delle quote di colmo o gronda;
- rifacimento di scale e rampe;
- realizzazione, rifacimento integrale o integrazione di servizi igienico – sanitari;
- rifacimento o modifica integrale degli impianti anche con installazione di pannelli solari o fotovoltaici;
- sostituzione di tramezzi interni con modifica dello schema distributivo, ma senza alterare superfici, volumi e destinazione d'uso;
- frazionamenti o accorpamenti di unità immobiliari, purchè non comportino la modifica dell'assetto distributivo dell'intero fabbricato;
Sono compresi anche interventi di realizzazione di elementi accessori o pertinenziali che non comportino l'aumento di volumi o superfici utili, come scale di sicurezza ed ascensori, volumi tecnici, centrali termiche, anche all'esterno dell'edifico.
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria sono compresi anche quelli finalizzati al risparmio energetico, come la coibentazione o rifacimento del manto di copertura e la realizzazione di cappotti esterni.
- realizzazione di un bagno in un vecchio edificio che ne è sprovvisto, al fine di renderlo agibile;
- cambio di destinazione d'uso, purchè non sia in contrasto con le caratteristiche tipologiche dell'edificio e sia consentito dalla disciplina urbanistica vigente;
- ripristino, sostituzione e integrazione delle finiture, interne ed esterne, anche con materiali diversi da quelli originari, purchè congruenti con le caratteristiche dell'edificio, e con particolare attenzione agli elementi di pregio, se presenti;
- ripristino e consolidamento di elementi strutturali, anche con la loro parziale sostituzione se esistono parti crollate;
- modifiche planimetriche anche mediante accorpamenti o frazionamenti di unità immobiliari, purchè non alterino l'assetto complessivo dell'edificio e in particolare le parti comuni;
- realizzazione ed integrazione di impianti tecnologici e di servizi igienico – sanitari.
- eliminazione di superfetazioni.
Le spese detraibili non sono solo quelle relative all’esecuzione dei lavori da parte delle imprese, ma anche quelle relative all’acquisto dei materiali, anche nel caso in cui i lavori si eseguano in proprio.
Altre spese detraibili sono quelle professionali relative a progettazione, perizie, consulenze, rilascio di certificati di conformità dei lavori eseguiti.
Inoltre sono detraibili tutte le spese per costi vari come oneri concessori, imposte di bollo, diritti di segreteria,


